MUSEO CIVICO-DIOCESANO DI SANTA MARIA DEI SERVI

Un luogo unico dove le epoche si fondono e dove poter ammirare l'affresco "Deposizione della Croce" (1517) del Perugino e numerose opere di autori manieristi

Il Museo Civico-Diocesano è ospitato all’interno dell’antica Chiesa di Santa Maria dei Servi. Questa fu costruita, con annesso convento, alla fine del XIII secolo dai Servi di Maria appena fuori Porta Romana, lungo l’antico tracciato dell’antica Via Romea Germanica.

All’epoca dell’insediamento dei Servi, in questo luogo esisteva già una piccola cappella dedicata alla Beata Vergine o alla Madonna della Stella, che i frati inglobarono nella loro chiesa.

L’antica chiesa dei Servi aveva una struttura ad un’unica navata con copertura a capriate lignee, abside quadrata con volta a crociera e facciata con portale e rosone semplice. La volta a crociera è ancora presente nell’abside e nell’ambiente sotterraneo che costituiva la cantina del monastero. Tutti questi elementi la collocano tra le chiese degli Ordini dei Mendicanti, di cui i Servi facevano parte.

Gli interni attuali sono, invece, frutto di restauri avvenuti nel ‘700, che le hanno conferito l’aspetto barocco con largo uso di decorazioni e modanature in stucco bianco e oro. Tutte le opere ad affresco precedenti furono coperte dai sei altari addossati alle pareti antiche.

Lungo la navata compaiono, invece, alcuni affreschi come quello raffigurante “Madonna della Stella, tra i Santi Matteo e Sebastiano” di autore ignoto e di datazione incerta nascosta dietro un pilastro settecentesco, l’affresco “Sant’Anna Meterza” anch’esso di autore ignoto e di datazione incerta in prossimità dell’altare maggiore, e altri frammenti che fanno capolino dietro gli altri altari.

L’antica cantina è ora utilizzata come pinacoteca, dove si conservano numerose tele di proprietà ecclesiastica provenienti dalla chiese della città e del suo territorio. Tra gli autori più importanti possiamo ricordare l’orvietano Cesare Nebbia, Salvio Savini, Antonio Circignani figlio del ben più noto Nicolò Circignani detto Il Pomarancio.

Nel 1517 la Compagnia dei Disciplinati della Stella commissionò al Perugino la realizzazione di un probabile ciclo di affreschi nell’omonima cappella, affidata alla loro cura, dei quali resta però solo la “Deposizione dalla Croce”. L’opera è molto significativa per la produzione tarda dall’autore e soprattutto per la presenza di personaggi criptici e stilemi non prettamente rinascimentali.