ORATORIO DI SANTA MARIA DEI BIANCHI

L'Oratorio di Santa Maria dei Bianchi custodisce il celebre affresco del Perugino "Adorazione dei Magi" (1504)

La costruzione della Chiesa di Santa Maria dei Bianchi si può far risalire alla nascita della Compagnia dei Disciplinati Bianchi a Città della Pieve, che secondo le fonti dovrebbe essere avvenuta nel XIII secolo ad opera del Beato Raniero Fasani.

La chiesa, con annesso ospedale dedicato alla cura dei pellegrini, fu costruita lungo l’antico tracciato della Via Romea Germanica. Era, ed è tutt’ora, di piccole dimensioni, cosa che le valse il soprannome di chiesarella, a navata unica e con soffitto a capriate lignee.

Ciò che è possibile ammirare oggi è il risultato di un rimaneggiamento completo risalente al 1713, quando si decise trasformare l’ospedale nell’attuale chiesa di Santa Maria dei Bianchi e l’antica chiesa in oratorio. I lavori durarono molti anni, tanto che la facciata fu ultimata solo nel 1778

Nel 1504, la Confraternita dei Disciplinati o dei Bianchi commissionò al Perugino la realizzazione dell’affresco “Adorazione dei Magi” che decora l’intera parete di fondo.

L’opera è considerata uno dei capolavori del celebre artista pievese, in cui sono presenti tutte quelle caratteristiche che lo hanno reso uno dei Maestri del Rinascimento: la grazia, l’eleganza delle forme, il paesaggio umbro, i colori brillanti e il richiamo all’antichità classica. L’affresco è caratterizzato dalla presenza della Sacra Famiglia e i Re Magi circondati da un gran numero di personaggi, cavalieri e nobiluomini, vestiti riccamente, che agiscono in un vasto panorama idilliaco. Questo occupa più della metà dello spazio pittorico ed è ispirato alle vedute umbre che l’artista poteva ammirare dalla sua città natale: i panorami sul Lago Trasimeno e sulla Val di Chiana.